Che tipo di metodo è? | E’ un metodo di barriera esercitata da una guaina di poliuretano trasparente, lunga 17 cm, simile al preservativo maschile, ma più spesso, e con due anelli flessibili alle estremità. Oggi esiste anche un altro modello, di nitrile, che conduce bene il calore e mantiene la sensibilità. È un metodo poco utilizzato dalle donne italiane. |
Chi lo usa / lo sceglie? | La donna |
Come agisce? | La guaina, a forma di sacchetto, funziona come una barriera che impedisce agli spermatozoi di risalire fino all’utero. |
Quando e dove va applicato? | Va inserito in profondità in vagina prima di un rapporto sessuale. Un anello (∅ ~ 5 cm) scivola fino al collo dell’utero e il secondo, più largo (∅ ~ 7 cm) ricopre in parte anche i genitali esterni (vulva) della donna, permettendo di mantenere il profilattico in sede. |
Si può riutilizzare? | NO, non può essere riutilizzato per nessun motivo. |
Quanto è efficace? | HA UN’EFFICACIA CONTRACCETTIVA MEDIA L’efficacia è lievemente inferiore rispetto al preservativo maschile (percentuale di fallimenti : 5-21%)* |
È reversibile dopo la sospensione? | Subito |
Condiziona la fertilità futura della donna? | NO, non ha alcuna influenza |
Interferisce con la qualità del rapporto sessuale? | Sì, può interferire. |
Protegge dalle IST? | Sì, offre una protezione anche se inferiore a quella del preservativo maschile. |
E’ un metodo semplice da seguire? | Nì, è più complicato da inserire rispetto al preservativo maschile e richiede familiarità con il proprio corpo e le sue parti intime. |
Richiede un addestramento | Sì, è indispensabile una visita ginecologica e una fase di addestramento. |
In quali situazioni è indicato? |
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E’ necessaria la ricetta medica? | NO, non richiede prescrizione medica o esami |
Dove si può acquistare? | In farmacia |
settembre 17, 2012